Nell'insieme dei beni culturali ed artistici che le basiliche e le chiese di Pavia racchiudono tra le loro mura occupano un posto considerevole i pregevoli organi storici che per oltre un secolo hanno contribuito al decoro del culto e al mantenimento dì una tradizione musicale che ha le sue origini. nel XV secolo.
Il prestigio di tali strumenti è dovuto soprattutto al nome dei loro costruttori: le famiglie organarie degli Amati e dei Lingiardi, che operarono in Pavia, la prima dalla fine del settecento alla metà dell'ottocento la seconda dall'inizio dell'ottocento a tutto il primo ventennio del XX secolo, hanno dotato le chiese di Pavia e della provincia di veri gioielli musicali.
Buona parte di essi, sopravvissuti alle distruzioni alle alterazioni parziali o totali ad opera di organari privi di scrupoli e poco esperti, è giunta fino a noi e merita tutto il nostro impegno perchè venga conservata e riportata al suo antico splendore.
Uno degli elementi fondamentali per una conservazione ed un restauro il più possibile fedele ai criteri costruttivi degli antichi organari è la ricerca e l'esame dei documenti d'archivio inerenti alla costruzione e al collaudo dello strumento in questione.
Questo non è sempre possibile dato lo stato di abbandono e di disordine in cui si trovane parecchi archivi parrocchiali; tuttavia, là dove è possibile la ricostruzione della storia di un Organo permette, oltre ad una maggiore conoscenza dello strumento, la programmazione dell'intervento più idoneo a salvaguardarne le originarie caratteristiche tecniche e foniche.
(Testi a cura di Edoardo Bellotti)